Il galateo delle bacchette cinesi: le regole per usarle a tavola

Il recente caso sollevato da Dolce & Gabbana, la cui campagna pubblicitaria che ironizzava sull’uso delle bacchette (kuàizi) è risultata per la Cina offensiva, riporta l’attenzione sull’importanza di conoscere etichetta e abitudini di un paese con cui si vuole entrare in relazione.
Ma come si devono usare le bacchette a tavola?
Le bacchette sono il corrispondente della nostra posata, utilizzate sin dai tempi della dinastia Shang (1600-1100 a-C.). Sono in legno, bambù, plastica, osso o metallo (come quelle fatte fare e personalizzare da Bon Wei) e si manovrano con una sola mano tenendole tra il pollice e le altre dita.
Ci sono però cose che non vanno mai fatte a tavola con le bacchette:
- mai esitare sulla scelta del cibo facendo roteare le bacchette sulle pietanze e toccandole: meglio decidere prima e poi prendere direttamente quanto scelto (Mi Zhu Pao Fen, che vuole dire “far vagare le bacchette in cerca del grasso”)
- non usare la parte finale delle bacchette: sarebbe come “rovesciare l’Universo” (Dian Dao Qian Kun)
- mai puntare le bacchette verso un commensale: è offensivo
- non fare cadere le bacchette per terra, perchè “è come spaventare gli dei”, o disturbare gli antenati– Luo Di Jing Shen. In alcune regioni del Sud della Cina invece la caduta delle bacchette è di buon auspicio
- non picchiettare con le bacchette contro la ciotola in cui si sta mangiando: questo è segnale di un mendicante
- le bacchette non vanno incrociate: questa in Cina è una sentenza di morte!
- mai mangiare direttamente dal piatto di portata e non intercettare il cibo da altre bacchette: bisogna prima appoggiarlo nella propria ciotola
- mai usare bacchette di lunghezza differente
- mai impiantare le bacchette nel riso: questo equivale a bruciare l’incenso in pubblico (Dang Zhong Shang Xiang), che si fa per i morti, e la morte non si porta in tavola
Ci sono poi regole che sarebbe opportuno osservare come buona educazione: come non leccare il riso o la salsa dalle bacchette, che è maleducato; non impugnare le bacchette impropriamente; non giocarci, non usarle per avvicinare una scodella; non infilzare il cibo, quasi pugnalandolo (Ding Hai Shen Zhen); non volteggiare le bacchette sulle dita (Zhi Zhuo Xun Cheng), né appoggiarle sul bordo della ciotola, perché questo significa che hai terminato il pasto: vanno messe sugli appositi appoggi.
(Fonti: Agrodolce; Etiquette Scholar, The Chen Dynasty)
Sull’importanza della complessa natura delle relazioni con il mondo cinese, legata al caso Dolce & Gabbana, il prof. Boggio Ferraris della Fondazione Italia Cina ha rilasciato un’interessante intervista.